|
RETI: 16' pt Job (B), 40' pt Pecoraro (R), 30' st
Dallapiccolai (R)
RAVINENSE:
Angeli, Sannicoló (1' st Deflorian), Pisetta
(14' st Bisognin), Pederzolli, Coslop, Panizza,
Pecoraro (37' st Biasioni), Filippi (22' st
Piffer), Mazzola, Catino, Ferraris (20' st
Dallapiccola) All. Memmo
BASSA ANAUNIA:
Cristofori, Falvo, Giacomelli, Gironimi (21'
st Sabil), Larcher (40' st Franzoi), Iob,
Cattani, Lucchini, Nicolussi (8' st Zanotti),
Alouani, Formolo All. Maistrelli
ARBITRO:
Sandu di Trento
|
|
 COMMENTO FONTE GIORNALE L' ADIGE DEL 28 febbraio - FOTO ARCHIVIO USBASSANAUNIA.IT
MATTARELLO - È Andrea Dallapiccola, subentrato dalla panchina, l'eroe del mercoledì sera in casa bianco-blu. Suo infatti il mancino che spedisce la palla all'incrocio dei pali ad un quarto d'ora dalla fine, scrivendo la parola «fine» su una storia alquanto complicata, ma destinata probabilmente ad essere oggetto di discussione anche in futuro. Partita che infatti vive di nervosismo e cattiveria agonistica. Il ricorso presentato e vinto dalla Bassa Anaunia, motivato da una mancata espulsione tra le fila della Ravinense con annessa documentazione video a supporto del fatto, ha infatti lasciato pesanti strascichi tra giocatori e tifoseria da ambo le parti (tant'è che al fischio finale è spuntata anche una maglia ironica con la scritta «#ricorso»). Come se non bastasse, la direzione di gara tutt'altro che impeccabile ha purtroppo permesso molti interventi duri e conseguenti cartellini gialli al limite. Verdetto di Mattarello che tuttavia ha confermato quanto andato in scena prima del ricorso, ovvero i tre punti per la Ravinense. Apre Iob su punizione (non perfetto Angeli nel respingere il pallone) pareggia Pecoraro con un gran diagonale dalla distanza. Nella ripresa, mister Memmo pesca il jolly inserendo Dallapiccola, il quale dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo sfrutta la sponda di Mazzola per calciare nel sette con il piede preferito. Gli ultimi infuocati minuti degli ospiti non trovano concretezza né su azione né su calcio da fermo, così alla fine esultano i padroni di casa. N.M. (fonte giornale l'Adige)
|
